Le giornate con due bambini a casa, sono sempre frenetiche,caotiche e un pò disordinate.
Le ore trascorrono veloci e all'improvviso arriva la sera.
All'improvviso le urla,le risate,i pianti tutto si arresta e torna la calma, ma la cosa più assurda è che dopo un pò, di tutto quel caos, ne sento la mancanza e attendo, con amore, la mattina, quando dal suo lettino il mio bimbo,l'unico non dormiglione in famiglia, finalmete mi chiama ,è forse questo il modo più dolce di iniziare la giornata, il suono della parola mamma, cosi chiaro, limpido e quelle due braccine panciute tese verso di me...
Anche quando allattavo mi sentivo così: felice, soddisfatta e distrutta,tanto distrutta ma quando l'allattamento è finito (per Rosa siamo andate avanti per oltre due anni con Antonino per poco più di otto mesi) ero più io a soffrirne che loro, quel rituale mi mancava, quel momento solo nostro fatto di coccole e baci mi mancava terribilmente...
ma come siamo strane noi mamme? e quante cose possiamo imparare dai bimbi
Se qualcuno sta pensando che oggi, ultimo giorno d'Agosto, sia ufficialmente finita l'Estate ...bè...abbia almeno la compiacenza di riferirlo al tempo...perchè l'unica cosa che il clima ti invoglia a fare: è di rimanere, quanto più è possibile, in acqua...rimanda,rimanda...-sussurra-non avere fretta ancora...goditi il mare,il sole,le chiacchiere al tramonto .. piano...piano...Non dovrei starlo ad ascoltare, lo so!!! ma è difficile quando ancora mi sento in vacanza...da tutta la mia vita. E poi guardate loro...i miei bambini...come faccio a dirgli che ora mamma ha tante cose da fare..come spiegargli che devono seguirmi nei vari uffici, per compilare carte,certificati? 
L'asilo che frequentava Rosa in Toscana era un asilo pubblico,vicino casa e con un bellissimo spazio verde.Proprio il giardino era fonte di eccitanti esperienze per la mia bimba che ha un debole per la natura ma sopratutto per gli insetti. Rosa li adora! tornava a casa, il pomeriggio, con le tasche piene di lumache e vermi e capitava spesso che, togliendole il giubetto, volasse via qualche piccolo ospite che, non si sa come, era riuscita a tenere con sè per tutta la giornata.
